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Tra i molti concetti filosofici e spirituali che dall'India sono pervenuti in occidente, uno dei più famosi e conosciuti è quello di mantra, termine sanscrito con il quale s'intende una parola, un suono o una formula dotata di una particolare forza spirituale, magica o sacrale, la cui mistica risonanza si ritiene abbia un effetto diretto sulla psiche di chi lo recita o lo ascolta e anche sulla materia, favorendo la concentrazione della mente ed aiutando lo sviluppo di qualità spirituali. Uno degli aspetti principali del mantra vedico, è costituito dalla sua componente acustica che ne rappresenta l'essenza più intima ed è il vero segreto della potenza, (ascolta il suono delle tre note che fluiscono e si ripetono armoniosamente nella recitazione del mantra) Secondo la tradizione vedica, un mantra è efficace solo se intonato nella maniera giusta, perchè la sua forza risiede, prima ancora che nel suo significato verbale o concettuale, proprio nel suono, nella risonanza, nella vibrazione acustica. Ciò risulta particolarmente evidente, ad esempio, nell'intonazione quotidiana dei mantra vedici effettuata dai brahmini quando, tra le pareti del tempio, riecheggiano, "scagliate come dardi luminosi", le magiche sonorità degli antichi mantra, effetto di una corretta intonazione. In ogni tradizione religiosa la sacralità del canto è direttamente collegata alla sua sonorità. Il valore rituale del suono, inteso come "ponte sacro", come mezzo di collegamento fra la sfera umana e quella divina, è testimoniato dall'insegnamento spirituale di tutte le tradizioni |