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L'Aum, spesso traslitterato come Om, è la parola sacra per eccellenza, la Sillaba mistica che esprime l'essenza di Dio, è la parola che tutti i Veda insegnano è il mantra più sacro e rappresentativo della religione induista; è considerato l'Uno che diventa molteplice. Rappresenta la vibrazione indifferenziata originale, della quale la manifestazione intera è derivata al momento iniziale del Big Bang. E' il suono primordiale che ha dato origine, con il Big Bang, al'Universo, il quale universo viene interpretato come manifestazione stessa di questo suono. Secondo le scritture induiste, il mantra Aum rappresenta la sintesi e l'essenza di ogni mantra, preghiera, rituale, testo sacro, essere celeste o aspetto del Divino. Nelle Upanishad Om rappresenta l'universo intero e la sua parte, il passato, il presente, il futuro, e l'eternità, il Sé universale. "Aum" è il seme di tutti gli altri suoni. Essendo venerata dagli induisti come il suono originario, viene a volte denominata Pranava (suono primordiale). Della sillaba Om parla la Mandukya Upanishad che dice: Om è questo indefettibile Bráhman. Om è l'intero universo, ciò che è esistito, ciò che esiste e ciò che esisterà, tutto ciò è compreso nell'Om. Anche ciò che è al di la del tempo, eterno, è pur esso designato da Om. Om è anche collegato ai tre stati di coscienza comunemente individuati come stato di veglia, stato di sogno e stato di sonno profondo. Viene inoltre individuato un ulteriore stato che è quello di Risvegliato. Om quindi, è legato al tempo nei suoi tre stati, passato, presente e futuro, ma anche a ciò che è fuori dal tempo, cioè all'eternità ed allo stato di Risvegliato sw Sahajananda dice: La sillaba OM viene identificata col Brahman. Il Brahman è Dio nella sua qualità di fondamento dell'universo. Il Brahman viene anche identificato con l'Atman. L'Atman è il fondamento della coscienza umana a livello micocosmico, così come il Brahman è il fondamento dell'universo a livello macrocosmico. Ma, in definitiva, il Brahman e l'Atman sono la stessa cosa. Quindi l'OM (il Verbo Eterno), il Brahman (il fondamento dell'universo), e l'Atman (il fondamento della coscienza umana), sono identici. La tradizione Advaita formula questa domanda: Chi è il mio Sè reale in cui posso trovare riposo? La risposta è chiara e diretta. Il mio Sè reale è Dio, il Brahman, l'Atman, l'OM, lo stato di "risvegliato" di cui parla la Mandukya Upanishad che definisce quattro livelli di esperienza. Il primo è la "coscienza di veglia", in cui ci identifichiamo con il nostro nome e la nostra forma, con il nostro corpo e viviamo cercando di soddisfare i desideri fisici, i desideri individuali e i progetti personali legati alla realtà esterna. La coscienza di veglia si appoggia al passato. Il secondo livello di coscienza viene chiamato "coscienza di sogno". Non si tratta del sogno fisico che facciamo durante il sonno: il sogno qui equivale agli ideali o a un modello di vita a cui dedichiamo la nostra vita. Questo ideale può essere un ideale materiale (come il comunismo), un ideale politico, un ideale scientifico, un ideale filosofico, un ideale teologico, un ideale religioso, o una persona. Questo stato viene definito "luminoso", perché in questo stato siamo attratti da un ideale o da una persona carismatici. Quasi tutti abbiamo qualche ideale o qualche modello nella nostra vita. Ma da dove prendiamo questi ideali, o sogni? Naturalmente dal passato, dalla memoria, da un ideale che qualcuno ci ha lasciato, o da una persona che ha ispirato altri nel passato e che noi proiettiamo nel futuro. Quindi, mentre nella coscienza di veglia siamo condizionati dalla nostra memoria personale e dai nostri ideali individuali, nella coscienza di sogno siamo condizionati dalla memoria collettiva. Il terzo livello di coscienza è chiamato "coscienza dì sonno profondo". Anche qui la coscienza di sonno profondo non è da intendersi in senso fisico, ma psicologico e spirituale. A questo livello comprendiamo che la nostra vita è condizionata dalla memoria personale e collettiva, e che non stiamo vivendo la nostra vita, ma stiamo cercando di riprodurre la memoria lasciata da qualcun'altro nel passato. Allora fermiamo questo movimento dei sogni ed entriamo nella coscienza di sonno profondo. In questo livello non ci sono sogni, né ideali, né visioni, né movimenti della memoria: c'è solo un profondo silenzio, c'è soltanto il presente. In questo livello la coscienza umana diventa uno specchio puro, in cui il Brahman, l'Atman, l'OM, il Verbo Eterno, si riflettono in tutto il loro splendore. Da questa esperienza la coscienza umana può scoprire che il suo vero fondamento è il Brahman, o l'Atman, e dichiara gioiosamente : "Io sono il Brahman, io sono l'Atman, io sono l'OM", oppure "il mio vero Sè è il Brahman, l'Atman, l'OM". Questa realizzazione viene definita "Samdhya", che significa "risveglio": a questo punto le tenebre scompaiono e sorge il sole. É il momento in cui rinunciamo al Dio del passato e al Dio della memoria, e per la prima volta nella nostra vita incontriamo faccia a faccia il Dio dell'eternità. Cosa dicono i Veda dell' Om |